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domenica 19 aprile 2020

INDENNITÀ DI SOSTEGNO UNA TANTUM PER L'EMERGENZA COVID-19 A FAVORE DI SOGGETTI COINVOLTI NEI PERCORSI DI POLITICA ATTIVA REGIONALE ED APPARTENENTI A NUCLEI FAMILIARI IN DIFFICOLTÀ


Il Dipartimento "Lavoro, Formazione e Politiche Sociali" comunica che in attuazione della Delibera di Giunta Regionale n. 43/2020 è stato approvato con decreto dirigenziale n. 4434 del 18 aprile 2020 l'Avviso Pubblico per la presentazione di manifestazioni di interesse  per l’erogazione di una “Indennità di Sostegno una tantum per l’emergenza Covid-19” a favore di soggetti coinvolti nei percorsi di politica attiva regionale ed appartenenti a nuclei familiari in difficoltà.
I destinatari individuati all'art. 3 dell'Avviso possono presentare istanza secondo le modalità descritte all'art. 5 entro martedì 28 aprile p.v.

ALLEGATI
·         Decreto N°. 4434 del 18.04.2020
·         Avviso Pubblico_indennità sostegno_PAL
·         Avviso Pubblico_indennità sostegno_PAL_allegato A_ISTANZA

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Bonus 600 euro e bonus baby-sitter: pagamenti in arrivo





Il pagamento del Bonus da 600 euro contenuto all’interno del Decreto “Cura Italia” a supporto di tutti i lavoratori autonomi e stagionali, sta avvenendo in questi giorni.
Infatti tra mercoledì 15 e venerdì 17 aprile la somma sarà disponibile sul conto corrente degli aventi diritto.
Sono state fino ad ora 4 milioni le istanze che l’Istituto ha ricevuto: ha comunicato di averne già liquidate un milione ed ha continuato in questi giorni, per poter così permettere i pagamenti nei termini stabiliti.
Anche le 40mila domande per il bonus baby sitter sono al vaglio dell’Inps e sono in pagamento da mercoledì 15 aprile.
Mentre le 200mila domande di congedi parentali Covid-19 richiesti sono già stati retribuiti direttamente dalle aziende ai loro dipendenti
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Ri-partenza per il Bonus 600 euro Liberi Professionisti

Tutto da rifare per più di 500 mila richiedenti che avevano già presentato la domanda. Il “Decreto Liquidità” dell’8 aprile 2020 ha cambiato le regole per l’accesso dei Liberi Professionisti che intendono chiedere il Bonus, introducendo l’incompatibilità con i trattamenti pensionistici e con l’iscrizione contestuale a più forme di previdenza.  

Il Bonus per i Liberi Professionisti
Come per i lavoratori autonomi, ai quali il Bonus di 600 euro è erogato dall’INPS, anche per i Liberi Professionisti è stato introdotto un Bonus, dello stesso importo, erogato dalle proprie casse di previdenza per il mese di marzo 2020. Il Bonus non concorre alla formazione del reddito, quindi è esente dall’Irpef.  

Requisiti reddituali
Possono richiedere il Bonus coloro che: 

– nel 2018 hanno dichiarato un reddito inferiore ai 35.000 euro e che, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, hanno subito una limitazione dell’attività professionale. 
  • – nel 2018 hanno dichiarato un reddito compreso tra i 35.000 ed i 50.000 euro ed hanno cessato, ridotto o sospeso l’attività nel periodo dal 23 febbraio al 31 marzo 2020. In caso di riduzione o sospensione dell’attività, il richiedente deve dimostrare una riduzione del reddito di almeno il 33% confrontando il primo trimestre 2020 rispetto al primo trimestre 2019. 
Incumulabilità
Il Bonus per i Liberi Professionisti non è cumulabile 

  • con gli altri Bonus introdotti per l’emergenza Covid-19  
  • con il reddito di cittadinanza 
  • con le pensioni di qualsiasi tipo e natura 
Inoltre, il Libero Professionista deve essere iscritto alla propria cassa previdenziale “in via esclusiva”, quindi non deve essere, allo stesso tempo, lavoratore dipendente, collaboratore o lavoratore autonomo. Esclusi dal rinvio della domanda gli iscritti alla Cassa Previdenziale degli ingegneri e degli architetti (INARCASSA), l’ente infatti preclude l’iscrizione a coloro che sono già iscritti ad altre casse o istituti previdenziali. 
La domanda
La domanda deve essere presentata dal 1° al 30 aprile 2020 alla propria cassa previdenziale, allegando la copia della carta d’identità, del codice fiscale e comunicando le proprie coordinate bancarie o postali e l’auto dichiarazione inerente i requisiti e le incumulabilità 

Alla luce delle novità introdotte dal “Decreto Liquidità”, le domande già presentate senza l’indicazione delle informazioni inerenti le eventuali incumulabilità non sono ammesse e devono essere eventualmente ripresentate. 

Vicina a distanza
#Noicisiamo gli operatori del Patronati ACLI sono #viciniadistanza in questo periodo di emergenza sanitaria Coronavirus. Puoi rivolgerti alle sedi nella tua provincia, contattaci via telefono o via mail. Ti forniremo tutte le informazioni necessarie.
#iorestoacasa #celafaremo 
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Covid-19: Permessi di soggiorno, domanda e rinnovo sospesi fino al 15 maggio 2020


L’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 ha portato a conseguenze e cambiamenti nella vita quotidiana di tutti: per rispondere a questo momento di difficoltà lo Stato ha emanato vari provvedimenti legislativi.
Tra questi figura la sospensione dei termini per la presentazione delle domande di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno: la misura, già prevista in due precedenti Decreti Legge (del 2 marzo e 17 marzo), è stata ulteriormente prorogata fino al 15 maggio con il Decreto dell’8 aprile.
 Ad oggi queste le disposizioni:
  • L’attività degli Uffici Immigrazione delle Questure è sospesa fino al 3 maggio 2020;
  • I permessi di soggiorno di tutte le tipologie, scaduti tra il 31 Gennaio 2020 e il 15 Aprile 2020, sono prorogati e pertanto validi fino al 15 Giugno 2020.
Fra le attività sospese da parte delle Prefetture figurano anche le seguenti:
  • Domande di ricongiungimento familiare
  • Domande di concessione della cittadinanza italiana
  • Svolgimento dei test di lingua italiana
A seguito della proroga dei permessi di soggiorno restano validi tutti i diritti acquisiti, connessi con il regolare soggiorno nel nostro Paese, sino al 15 Giugno 2020.
Quindi i cittadini stranieri in questo periodo possono tranquillamente prorogare, mantenere o instaurare rapporti di lavoro e possono avviare ogni altro tipo di rapporto privato, ad esempio un contratto di locazione, l’iscrizione al Centro per l’impiego, ecc.
Se in questo periodo è stata inviata una richiesta di rilascio o rinnovo di permesso di soggiorno, l’appuntamento sarà rimandato.
Le tessere sanitarie scadute sono state prorogate fino al 30 Giugno 2020, mentre i documenti di riconoscimento e di identità scaduti dal 17 marzo restano validi sino al 31 agosto 2020.
Sebbene sia stata disposta la chiusura al pubblico degli Uffici Immigrazione della Questura, è comunque assicurata l’attività di ricezione delle domande di protezione internazionale.
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COVID-19: Quarantena equiparata a malattia e conservazione del posto di lavoro







Il Decreto “Cura Italia” ha stabilito delle regole speciali per i lavoratori dipendenti che a causa del COVID-19 si ritrovino a vivere in isolamento, a casa o in altri luoghi, su indicazione del Servizio Sanitario. La norma prevede che nel caso in cui il SSN stabilisca un provvedimento di quarantena con sorveglianza attiva o di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, il periodo in questione venga equiparato a malattia.

A seguito della disposizione di una di queste misure, il medico curante dovrà redigere il certificato di malattia contenente gli estremi del provvedimento di quarantena o permanenza domiciliare fiduciaria.

Il lavoratore dipendente, sia pubblico che privato, è pertanto considerato in malattia. Questi periodi di malattia non vengono  conteggiati ai fini del calcolo del periodo massimo di conservazione del posto di lavoro previsto dalla legge dal Ccnl (periodo di comporto).  Durante il periodo di malattia il lavoratore ha diritto a percepire l’indennità prevista dall’INPS, oltre all’integrazione eventualmente stabilita dal contratto collettivo applicato dal datore di lavoro.



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sabato 18 aprile 2020

#viciniadistanza #noicisiamo


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